L’importanza della pianificazione aziendale

Ogni progetto, affinché possa essere realizzato secondo le proprie aspettative, richiede un’attenta pianificazione, che possa essere da guida in ogni fase della sua vita. Quanto precede è tanto può vero quando ci si approccia ad un qualsiasi settore economico, caratterizzato da una propria normativa, dalla presenza più o meno marcata di competitors e, in generale, da molteplici variabili dettate dal contesto dato.

Da un punto di vista strettamente tecnico, il processo sopra descritto richiede la predisposizione del c.d. business plan, documento questo che potrà avere finalità interne all’azienda e/o esterne ad essa.

Partendo dalla definizione dell’idea di business occorrerà:

  1. definire il quadro normativo di riferimento;
  2. analizzare l’andamento storico e prospettico del mercato (locale, nazionale e internazionale) e la sua segmentazione tra operatori;
  3. stabilire gli obiettivi e l’arco temporale in cui raggiungerli;
  4. definire uno o più piani di azione con risvolti sulle aree di produzione, approvvigionamenti, marketing e struttura aziendale;
  5. valutare la fattibilità economico-finanziaria, nonché la struttura patrimoniale, del progetto imprenditoriale;
  6. costruire indici di natura finanziaria, patrimoniale ed economica atti a misurare le performance conseguite in un certo lasso temporale;
  7. impostare, secondo tempistiche predefinite, delle review periodiche al fine di intervenire tempestivamente in caso variazioni esogene (modifiche al quadro normativo di riferimento, fluttuazioni rilevanti dei prezzi delle materie prime, etc.) e/o endogene (problematiche tecniche nel processo produttivo, manutenzioni straordinarie che possano determinare il rallentamento/blocco dell’attività, etc.).

Il processo appena descritto rende evidente, pertanto, la necessità di coinvolgere attivamente il Cliente nell’attività di pianificazione, anche mediante interviste ai responsabili di tutte le strutture aziendali (se già esistenti), oltreché, professionisti in grado di apportare, ciascuno per le proprie aree di competenza, il valore aggiunto fondamentale per la redazione di un piano credibile e affidabile.

In un business plan ben fatto, non potrà mancare una parte descrittiva che chiarisca le finalità del progetto, il contesto in cui si opera ed evidenzi, in generale, la bontà dello stesso. Chiaramente, qualora il business plan sia indirizzato all’”esterno” (ad esempio, per ricercare eventuali investitori o per la partecipazione a bandi di finanziamento) la parte descrittiva risulterà più ricca rispetto all’ipotesi di un uso “interno” del documento da parte del Cliente. Considerato quanto precede, sarà fondamentale rendere noti anche la storia dell’azienda (se preesistente) e quella imprenditoriale dei soci, la composizione della struttura organizzativa, mettendo in risalto le risorse umane e professionali impiegate nel progetto ed ogni altro elemento rilevante che possa dar lustro all’idea imprenditoriale.

In definitiva, quando si vuole avviare una realtà aziendale è bene approcciarsi con professionisti seri e competenti che possano supportare l’imprenditore (novello o già affermato) nel conseguimento dei propri obiettivi: l’improvvisazione può causare, infatti, conseguenza spiacevoli anche da un punto di vista giuridico.

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